I SENZATETTO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS





In questa emergenza di cui facciamo parte da ormai quasi un mese, ogni giorno vediamo scorrere sulle nostre televisioni immagini di ospedali al limite, dati strazianti e incerte previsioni sul futuro.
Dalle bocche di tutti escono le stesse parole di paura, di rabbia, di rassegnazione.
Ma noi di Ciclochard abbiamo deciso di non arrenderci. 
I decreti emanati per la prevenzione del contagio parlano chiaro: sono vietate tutte le occasioni di assembramento, come le scuole e gli uffici, per garantire la possibilità di stare a casa ed evitare il più possibile contatti con le persone. Ma questo significa chiudere anche le mense e le docce per i senzatetto.
Tra le tante preoccupazioni che ci opprimono vogliamo rivolgere la nostra attenzione anche a chi è costretto a vivere per la strada, senza avere una casa in cui rifugiarsi per far fronte all’emergenza.
La lotta dei senzatetto per la sopravvivenza è perenne e il coronavirus non è altro che l’ennesimo impedimento che si ritrovano a dover affrontare.
Non mancano solo cibo, docce e volontari: manca soprattutto qualcuno con cui possano avere un dialogo e sfogarsi. Oggi sono soli più che mai.
Ogni giorno aspettano con ansia che inizi il giro per le strade dei membri della Croce Rossa, gli unici autorizzati a spostarsi per la città. Ma spesso capita che debbano prestare ascolto alle dure disposizioni delle forze dell’ordine, incaricate di controllare che i decreti governativi siano rispettati.

Noi di Ciclochard, cerchiamo nel nostro piccolo, di dare una mano.
Abbiamo raccolto più informazioni possibili riguardanti le varie strutture e associazioni che ad oggi sono ancora aperte e che prestano servizi ai senza fissa dimora, in modo tale da informare più senza tetto. Cerchiamo di non abbandonarli in un momento in cui sono soli più che mai.



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